The Witching Way of the Hollow Hill, Robin Artisson

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view post Posted on 7/1/2020, 10:23
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Felice martedì e buon anno nuovo, forum! Vorrei condividere con voi qualche riflessione su “The Witching Way of the Hollow Hill” di Robin Artisson.
Ci ho messo parecchio tempo prima di decidermi ad approcciare questo autore, e - come avevo immaginato - ha provocato in me sentimenti contrastanti.

Il libro tratta della personale visione del suo autore rispetto al folclore britannico, e alla sua “stregoneria”. Artisson è un religioso, e un autentico ricostruzionista: per quanto egli dichiari ripetutamente nei vari capitoli del volume, la “verità” che egli propone è assolutamente soggettiva, frutto del suo personale desiderio di trovare un filo conduttore tra i canti popolari, le superstizioni, e persino la mitologia di diversi popoli europei.
Non so voi, ma non ho eccessiva fiducia in chi ritiene che i verbali dell’inquisizione siano una valida fonte di informazioni...

Il volume conta circa 200 pagine e si divide in tre macro-sezioni: un’ampia introduzione teorica, teologica e metafisica; una pratica di preparazione al viaggio astrale; e una prettamente rituale e liturgica.

Tuttavia, le sue idee hanno finito per affascinarmi, e le immagini poetiche da lui usate permettono di immergersi in un mondo di fiaba e incanto già dai capitoli introduttivi.
Questo modo di scrivere permette di sopportare l’eccessiva ripetitività delle sezioni teoriche del volume - alcuni concetti vengono letteralmente spiegati più volte di fila, solo usando parole differenti.

Il vero motivo che mi ha spinto ad approcciare questo autore è il ruolo giocato dal “viaggio nell’Altromondo” in ogni aspetto del suo lavoro. Il libro parla estensivamente delle tecniche per esercitare la trance, della consapevolezza del regno invisibile, e del culto degli antenati (che lui ritiene siano le fate delle fiabe, o gli spiriti dei luoghi).

Artisson è convinto che il Fato - da lui identificato con divinità come Hell o Frau Holle - sia l’entità suprema, l’origine e la tomba di ogni cosa, e che compito della strega sia quello di imparare a conoscerLa per riuscire a “scampare alla morte”. Il Maestro al quale il praticante può rivolgersi sarebbe il dio cornuto delle streghe, signore degli animali e spirito iniziatore per eccellenza.
Attraverso la conoscenza e l’alleanza con il proprio famiglio in forma di animale selvatico, la strega diviene capace di viaggiare tra i mondi, conoscere le divinità, parlare con i defunti e con gli altri spiriti della terra. In sostanza, di trovare la saggezza.

In somma, definirei “The Witching Way of the Hollow Hill” un libro interessante, ma da prendere con le pinze.
Non è un libro per tutti - o meglio, non lo è la stregoneria inventata dal suo autore.

Ne consiglierei la lettura a chi, come me, è interessato al lavoro sulla consapevolezza del Regno Invisibile: alcuni degli insights di Artisson a riguardo stanno effettivamente migliorando la mia pratica giornaliera. :)
 
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