Cari avventori della Locanda, in questo periodo ho iniziato a leggere un libro molto interessante: "Lunario" di Alfredo Cattabiani. In questo insolito libro , ispirato agli antichi almanacchi che riportavano le tavole delle lunazioni e ricordavano feste e fiere, l'autore ci guida in un affascinante viaggio alla riscoperta delle nostre tradizioni popolari: usanze, devozioni, proverbi, feste e cerimonie, simboli astrologici che costituiscono il nostro ricchissimo patrimonio culturale.
Il Lunario è suddiviso in dodici capitoli, ognuno dedicato ad un preciso mese dell'anno.
Io l'ho ovviamente iniziato dalla fine, da Dicembre
mi sembrava più opportuno fare così, seguire mese per mese...
E niente, mi sembrava carino proporvi una specie di scheda, di riassunto, delle cose più interessanti che ho scoperto o riconfermato leggendo queste pagine
(e magari farlo ogni mese)
Buona lettura, spero vi possa interessare!!
Il solstizioIl solstizio di inverno è un momenti particolare, di frattura fra un semestre e l'altro. Infatti al solstizio il sole giunge nel punto più meridionale dello zodiaco celeste o, per spiegarci meglio, tocca a mezzogiorno il punto più basso dell'orizzonte. In tutto l'anno è la giornata in cui le ombre sono più lunghe. Dopo aver toccato questo punto il sole ricomincia a crescere in cielo.
Nel passato si interpretò il solstizio d'inverno come una morte e rinascita simbolica del Sole.
Durante il solstizio d'inverno si entra nel segno del Capricorno, momento che i Greci chiamavano "la porta degli Dei" attraverso la quale, le anime, abbandonato il corpo, si ricongiungevano con la loro origine celeste: tale momento simboleggiava il ritorno del manifestato al non manifestato, del molteplice all'uno.
Il segno zodiacale: CapricornoLa figura che simboleggia il Capricorno, un corpo da caprone con la coda da pesce, esprime pienamente la natura ambivalente di chi è nato in questo periodo: spinto da due tendenze opposte, verso l'abisso e verso le altezze, verso l'acqua e verso la montagna.
Regna sul segno il pianta Saturno, associato a tutto ciò che è duro, scuro: sichhè l'animo del Capricorno è segnato da questo universo freddo, silenzioso. La sua tendenza è di rifuggire dall'esteriore, di concentrarsi su se stesso; il suo atteggiamento è improntato alla sobrietà, alla semplicità. Il tipo del Capricorno si rifugia nelle profondità psichiche da dove poi lentamente risale con un patrimonio di energie ben radicate che gli permetteranno, se sarà costante, di acquistare il pieno controllo di se stesso esprimendo compiutamente le sue qualità.
Le pietre prezioseAi nati di questo mese, dominato da Saturno, si consigliano le gemme scure come l'opale nera (scaccia la malinconia alla quale sono spesso soggetti), l'onice (ispira tutte le virtù e infonde chiarezza alla mente confortandola e addirittura difende dall'epilessia e dalle convulsioni. Schiarisce la voce degli oratori e dei cantanti, proteggendo le corde vocali dalle infiammazioni, è utile anche alle donne incinte e che allattano) e l'ossidiana (ottima contro i sogni incerti, se vi si incidono il sole e la luna permette di trascorrere bene la vita).*
*curiosità: in America del Nord i ciottoli di ossidiana prendono il nome di "lacrime di apache" perchè secondo la tradizione nascono dalle lacrime che la terra emette quando muore un individuo della tribù.
La pianta del solstizio: il vischioIn queste settimane si raccolgono per le feste natalizie i rametti di vischio, pianta semi parassita e sempreverde che vive sui rami di tanti alberi, soprattutto del pino silvestre del melo e del pero, ma anche della quercia. Il vischio ha foglie carnose, verdi giallastre e bacche bianco perlacee che maturano proprio in questo periodo. Lo si considera di buon augurio e l'usanza di appenderlo sull'uscio o in casa risale ai Celti che lo ritenevano una pianta misteriosa, giunta dagli dei, poichè non aveva radici e cresceva su un ramo di un'altra pianta, quasi fosse caduta dal cielo.
