MABON

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view post Posted on 21/9/2012, 11:37




Mabon (21 Settembre)



Mabon è la seconda delle feste del raccolto, anche chiamato Equinozio d'Autunno. E' un tempo di equilibrio, la notte e il giorno sono ugualmente suddivisi, ma la luce sta iniziando a diminuire a favore dell'oscurità.
L'equinozio d'autunno, il 21 Settembre, è il momento della discesa della Dea nel mondo del sotterraneo. Con il suo allontanamento, vediamo il declino della natura e l'arrivo dell'inverno. Tra l'altro è un mito classico, antico, visto nella storia sumera di Inanna e in quella greca e romana con Demetra e Persefone.

In Settembre, dobbiamo anche dare il nostro saluto al Dio del Raccolto. Egli è L'Uomo Verde, visto come il ciclo della natura nel regno dei boschi. Egli è il raccolto ed i suoi semi sono piantati nella terra in maniera tale che la vita possa continuare ed essere sempre più abbondante.
Il simbolismo di questo Sabbat è legato ai Misteri, all'Equilibrio, al momento in cui la notte e il giorno sono uguali. Alcuni simboli di Mabon sono l'uva, il vino, le ghirlande, le pigne, il granturco, le foglie secche, le ruote del sole, il melograno.

Mabon è il momento per celebrare le divinità antiche e gli spiriti del mondo. Ciò che bisogna fare per mabon è ringraziare, infatti alcune delle attività pagane da prendere in considerazione sono quelle di fare il vino e celebrare i defunti. E soprattutto è il momento giusto per fermarsi e rilassarsi, essere felici. Anche se non coltiviamo la terra e non ci guadagniamo da vivere come i nostri antenati, ciò non vuol dire che non mettiamo impegno in ciò che facciamo.

Mabon ("Grande Figlio") è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un'aquila ed un salmone). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron -- il suo grembo. Solo in questa maniera può rinascere. La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera da trasformarsi in un nuovo seme. In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron corrisponde a Demetra.
Dall'equinozio autunnale, la forza del sole inizia a diminuire, fino al solstizio invernale, quando il sole inizia a crescere d'intensità e i giorni diventano nuovamente più lunghi delle notti.

I wiccan celebrano la Dea anziana mentre passa da Madre a Crona e il suo consorte, il Dio, che si prepara alla morte e quindi alla rinascita. L'enfasi va sul messaggio di rinascita che può essere ritrovato nei semi del raccolto.
I simboli che celebrano la stagione includono vari tipi di meloni e zucche. Gli steli possono essere legati assieme per simbolizzare il Dio del raccolto e quindi essere messi in un cerchio di zucchette. Una scopa può essere costruita per simbolizzare la polarità di maschile e femminile.

Il Dio del raccolto è spesso simbolizzato da un uomo di paglia o fieno, il cui corpo sacrificale è bruciato e le cui ceneri sono riversate sulla terra. La Dea del raccolto, è fatta dall'ultimo fascio del raccolto, vestita con un abito bianco decorato con nastrini colorati che simbolizzano la primavera, e quindi appesa ad un palo (un simbolo fallico della fertilità).
Se possibile celebrate Mabon in compagnia, organizzate una grande cena. Lasciate che ognuno porti un piatto cucinato e fate una cena della fortuna. Prima di mangiare, fate passare un piccolo calderone vicino al tavolo. Quando ognuno lo terrà in mano dovrà dire qualche parola di ringraziamento per l'anno andato e di benedizione per l'anno che verrà (il calderone è simbolico del grembo della madre.)

Corrispondenze


Luna
Luna di Granturco, Luna dei semi, Luna dei venti.

Simboli
Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell'anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie

Divinità
Le Dee del raccolto, Persefone, Thor, Mabon, L'uomo silvestre

Colori
Marrone, Arancione, Oro, Bordeux

Cibi tradizionali
Frutta autunnale, Granturno, Vini, Sidro, Radici (carote, patate, cipolle)

Erbe
Cedro, nocciolo, edera, granturco,pioppo, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche.

Alberi

Meli, noccioli

Lama dei tarocchi
L'eremita, arcano maggiore nove

Incenso
Mirra, salvia, pino. Potete anche mischiare calendula, frutto della passione e la felce con la mirra o l'incenso per un incenso di mabon.

Cristalli
Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca, Peridoto, Avventurina.

Intento di Mabon:


Mabon è considerato tempo dei misteri. E' il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. E' considerato un periodo di equilibrio; è quando possiamo fermarci, rilassarci e apprezzare i frutti dei nostri personali raccolti.
E' un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo, rilassamento e riflessione. Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in se stessi.

Fai da te :

Poutpourri autunnale

45 gocce di olio di caprifoglio
1 bicchiere pieno di muschio
6 piccole spighe
2 bicchieri pieni di foglie di quercia
2 bicchieri pieni di foglie di caprifoglio
1 bicchiere di frutto della passione
1 bicchiere di petali di rosa essiccati
1/2 bicchiere di aghi di pino
1 cucchiaio di salvia

Unite il tutto e conservatelo in un contenitore di vetro ben coperto.


Vaso d' Autunno

Rami caduti
forbici
un vasetto o giara
2 elastici di gomma
nastro
colla
pigne

Rompete o tagliate i rametti in maniera che siano qualche cm + del vasetto.
Legate con gli elastici i rami in maniera che siano vicinissimi alla giara, all'esterno.
Una volta che il vasetto è circondato da rametti, coprite con del nastro autunnale, può essere messo come un grosso fiocco su cui incollerete delle piccole pigne.
Riempite il vaso con deifiori.


Stampa di foglie

Prendete una serie di foglie autunnali
Colori acrilici
Pennelli
Carta
Mattarello

Iniziate colorando attentamente il lato che preferite di una foglia e mettetelo sulla carta. Coprite la foglia con un altro pezzo di carta e passate il mattarello. Fate attenzione a non togliere la carta o rovinerà la stampa.
Gentilmente togliete la carta superiore e togliete la foglia molto dolcemente. Mettete i fogli dipinti ad asciugare, alcune foglie possono essere usate più volte.


Zucchero delle fate

3 bicchieri di zucchero fine
1 cucchiaio di vaniglina
1/4 di cucchiaino di colorante per cibo rosso
Un barattolo

Mettete nel barattolo gli ingredienti e mischiate generosamente. Otterrete uno zucchero dal colore rosato, molto fatoso. Metteteci una bella etichetta scritta a mano da voi e usatelo per le fate o per fare dei regalini. Ma ricordate che la ricetta è segreta!


Attività per Mabon



Mettete delle ceste con della frutta fresca per amici e per la famiglia

Riempite una scodella con della frutta e lasciatela come offerta agli Dei

Fate una cena della fortuna

Riempite un cesto con delle pigne, foglie secche colorate, grano, spighe e rami di pino caduti e lasciatelo vicino alla porta

Andate in un campo di alberi di mele e se potete raccoglietene una dall'albero.

Appendete spighe sulla porta, sulle finestre

Servite una tipica cena di Mabon con del buon vino dal Dio e dei fagioli e verdura dalla Dea. Ideale anche una zuppa con carote, cipolle, patate, radicchio e granturco che combinano le energie del Dio e della Dea.

Fate del vino speziato magari

Preparate delle mele, levando il torsolo e riempendole di crema pasticciera. Da mangiare con una persona speciale.

Raccogliete delle foglie secche coloratissime, per farne dei centrotavola.

E' un buon momento per camminare nei boschi, prendendo erbe secche per usarle sull'altare come decorazione o per le vostre tisane.

Cambiate le scope di casa.

Chiamate gli elementi e ringraziateli per : Terra/casa e finanze, Aria/scuola e conoscenze, Fuoco/carriera e successi, Acqua/emozioni e relazioni.

Telefonate agli amici veri e ringraziateli per averli nella vostra vita

Lasciate una mela in giardino in ricordo di una persona cara scomparsa.

Fate un incanto di protezione legando dei rami di nocciolo con del filo rosso.

Passate per il vostro giardino e toccate tutti i fiori.

Bevete del vino rosso, magari riscaldato sul camino.

Appendete una mela con un filo al soffitto e giocate a morderla con il vostro amore.

Parlate ai bambini del vicinato, sorridete e salutateli quando li incrociate

Fate un mandala di semi e grano per terra, un'offerta per i doni della Madre agli animaletti del giardino o del bosco

Fate un rosario di cortecce

Cucinate al forno delle mele senza torsolo e riempite con burro e cannella.

Comprate un bel collare nuovo al vostro cucciolo.

Onorate gli uccellini e i piccoli animali che vivono vicini alla vostra casa, lasciandogli dei semi e del cibo.

Mettete un pò a posto la casa, mettendo spighe in ogni vaso

Fate delle ghirlande con le viti, ammorbidendole in acqua calda.

Questo è il giorno del vostro ringraziamento alla vita.

Offrite libazioni agli alberi

Rilassatevi, guardate un film, iniziate un nuovo libro, non pensate al lavoro.

Tagliate una mela a metà in maniera che possiate vedere il pentacolo. Questo è un modo per ricordarsi della vita che rinasce.

Fate dei piccoli biberon per uccelli. Prendete delle pigne e rotolatele nel miele, quindi nei semini di cui si cibano.

Raccogliete rami di salici e fatene bacchette, è un'antica usanza druidica.

( fonte: strega delle mele)
 
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view post Posted on 21/9/2012, 12:26
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Se posso integrare con una mia ricerca.... ^_^


Mabon





(21 Settembre)

Mabon è la seconda delle feste del raccolto, anche chiamato Equinozio d'Autunno. E' un tempo di equilibrio, la notte e il giorno sono ugualmente suddivisi, ma la luce sta iniziando a diminuire a favore dell'oscurità.
L'equinozio d'autunno, il 21 Settembre, è il momento della discesa della Dea nel mondo del sotterraneo. Con il suo allontanamento, vediamo il declino della natura e l'arrivo dell'inverno. Tra l'altro è un mito classico, antico, visto nella storia sumera di Inanna e in quella greca e romana con Demetra e Persefone.

In Settembre, dobbiamo anche dare il nostro saluto al Dio del Raccolto. Egli è L'Uomo Verde, visto come il ciclo della natura nel regno dei boschi. Egli è il raccolto ed i suoi semi sono piantati nella terra in maniera tale che la vita possa continuare ed essere sempre più abbondante.
Il simbolismo di questo Sabbat è legato ai Misteri, all'Equilibrio, al momento in cui la notte e il giorno sono uguali. Alcuni simboli di Mabon sono l'uva, il vino, le ghirlande, le pigne, il granturco, le foglie secche, le ruote del sole, il melograno.

Mabon è il momento per celebrare le divinità antiche e gli spiriti del mondo. Ciò che bisogna fare per mabon è ringraziare, infatti alcune delle attività pagane da prendere in considerazione sono quelle di fare il vino e celebrare i defunti. E soprattutto è il momento giusto per fermarsi e rilassarsi, essere felici. Anche se non coltiviamo la terra e non ci guadagniamo da vivere come i nostri antenati, ciò non vuol dire che non mettiamo impegno in ciò che facciamo.

Mabon ("Grande Figlio") è un Dio gallese. Era un grande cacciatore con agile cavallo e uno splendido cane da caccia. Probabilmente è la mitologizzazione di un grande condottiero del tempo. Fu rapito dalla madre, Modron (Grande Madre), quando aveva solo tre giorni, ma fu salvato da Re Artù (altre leggende raccontano che fu salvato da un gufo, un'aquila ed un salmone). Però durante questo tempo, Mabon ha vissuto, prigioniero felice, nel mondo magico di Modron -- il suo grembo. Solo in questa maniera può rinascere. La luce di Mabon è stata portata nel mondo, raccogliendo la forza e la saggezza, in maniera da trasformarsi in un nuovo seme. In questo senso, Mabon è la controparte maschile di Persefone, il principio maschile fertilizzante. Modron corrisponde a Demetra.
Dall'equinozio autunnale, la forza del sole inizia a diminuire, fino al solstizio invernale, quando il sole inizia a crescere d'intensità e i giorni diventano nuovamente più lunghi delle notti.

I neopagani celebrano la Dea anziana mentre passa da Madre a Crona e il suo consorte, il Dio, che si prepara alla morte e quindi alla rinascita. L'enfasi va sul messaggio di rinascita che può essere ritrovato nei semi del raccolto.
I simboli che celebrano la stagione includono vari tipi di meloni e zucche. Gli steli possono essere legati assieme per simbolizzare il Dio del raccolto e quindi essere messi in un cerchio di zucchette. Una scopa può essere costruita per simbolizzare la polarità di maschile e femminile.

Il Dio del raccolto è spesso simbolizzato da un uomo di paglia o fieno, il cui corpo sacrificale è bruciato e le cui ceneri sono riversate sulla terra. La Dea del raccolto, è fatta dall'ultimo fascio del raccolto, vestita con un abito bianco decorato con nastrini colorati che simbolizzano la primavera, e quindi appesa ad un palo (un simbolo fallico della fertilità).
Se possibile celebrate Mabon in compagnia, organizzate una grande cena. Lasciate che ognuno porti un piatto cucinato e fate una cena della fortuna. Prima di mangiare, fate passare un piccolo calderone vicino al tavolo. Quando ognuno lo terrà in mano dovrà dire qualche parola di ringraziamento per l'anno andato e di benedizione per l'anno che verrà (il calderone è simbolico del grembo della madre.)

Mabon, il Dio Giovane
Mabon-Maponus, il giovane Dio solare dei celti



Io vengo in questo luogo come un bambino delle future generazioni.
Il mio dono è la fiamma gentile della speranza che ogni nuova vita porta in questo mondo.
Io, e quelli che mi seguono, chiediamo che quelli di voi che ci diedero la vita proteggano questa sacra fiamma.
Voi che siete i guardiani terreni della saggezza unitevi insieme in pace ed armonia, per proteggere questo pianeta, la nostra casa.
Questo io chiedo per i bambini del mondo (Mabon cammina intorno al cerchio accendendo ogni candela con la sua fiamma)
(dalla ceriomonia druidica per il Solstizio d’Inverno-Alban Arthan)
Mabon è il Celtico bambino di Luce che porta la vita eterna.
Mabon ap Modron, significa “Grande Figlio della Grande Madre”, è il Giovane Figlio, il Giovane Divino, o Figlio della Luce.
‘Il Figlio Divino’ è il Dio gallese della giovinezza e figlio della madre terra Modron e di Mellt (’Illuminante”). Era il Figlio della Luce, della liberazione, armonia, musica e unità. Ha anche il potere di far fiorire e sviluppare -ciò che dipende per la propria crescita dalla sua luce solare (in senso naturale e spirituale). Le sue caratteristiche e le sue funzioni sono del tutto analoghe e sincronizzate con quelle di Apollo. Era particolarmente popolare nel nord della Britannia.
Viene citato nelle antiche triadi storiche del Galles:
I tre più grandi prigionieri dell’Isola di Britannia
Llyr Llediaith, il prigioniero di Euroswydd Wledig, (Lady Guest pensava che questo era il nome di Ostorius, comandante romano)
e Mabon (Madoc) il figlio di Modron,
e Geyr (Geiryoed) il figlio di Geyrybed …
Ecco cosa ne scrive la più grande studiosa gallese di storia antica celtica:
Nel Racconto di Culhwch e Olwen, come è narrato nel Libro Rosso di Hergest, Mabon è il figlio di Modron. Invero i loro nomi significano solamente “figlio” e “Madre”.
Mabon è sottratto a Modron la terza notte della sua nascita e di lui non si sa più nulla fino a quando viene ritrovato in una prigione da Culech e Artù, che erano andati alla sua ricerca.
La fortezza può essere raggiunta soltanto per via d’acqua; al momento della sua liberazione Mabon è la più vecchia creatura vivente. In questo racconto mitologico gallese Mabon, poi, ha il ruolo di cacciatore: egli insegue il magico cinghiale Twech Trwyth, recuperando dalle sue orecchie il rasoio e il pettine necessari a Culhweh per porre fine alla sua lunga ricerca.
Vi sono molti punti di grande interesse per quel che riguarda la natura di Mabon: innanzitutto il nome del padre non è mai menzionato: egli è il “Figlio della Madre”, e la stessa Modron potrebbe quindi essere vista come un’antica Dea-madre.
Un altro aspetto da tenere presente è il possibile legame con altre storie: il rapimento di Mabon a tre giorni di vita richiama da vicino il ratto di Pryderi da Rhiannon narrato nel Primo Ramo del Mabinogi. Mabon e Pryderi sono forse la stesssa persona?
E’ anche possibile collegare il personaggio di Mabon, il Giovane Divino, a quello dell’irlandese Oengus, figlio di Boann e del Dagda.
Il terzo punto da sottolineare è che il Mabon della letteratura gallese è quasi certamente identificabile con il Dio MAponus, veenerato nela Britannia settentrionale e a Chamalieres, nella Gallia centrale.
(Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore, 1998, Milano, pagg. 174-175)
Aggiunge poi la Green, su Maponus:
Maponus, equiparato all’Apollo celtico, Maponus (”Giovane Divino” o “Figlio Divino”) era oggetto di culto nella Britannia settentrionale in epoca romana.
A Chesterholm (l’antica Vidolana), fu trovata una singolare placca d’argento a forma di mezzaluna recante l’iscrizine “Deo Mapono”. Su alcune dediche il nome del Dio è collegato a quello di Apollo, ad esempio a Corbridge.
La Cosmografia dell’Anonimo Ravennate menziona un “locus Maponi” che poteva essere nel Dumfries o nel Galloway, nel sud della Scozia.
Le dediche implicano che Maponus fosse probabilmente asociato con la musica e la poesia: su un altare a Hexham la sua identità si fonde con quella dell’Apollo citaredo.
Su una dedica a Rochester, invece, Maponus compare su una pietra accanto ad una Dea cacciatrice.
Maponus può essere convincentemente collegato a Mabon, il Giovane Divino del Racconto di Culhwch e Owen, nel quale questi è presente in veste di cacciatore.
Si noti che il culto di Maponus non era limitato unicamente alla Britannia; il dio era venerato a Bourbonne-les-baines, mentre a Chamaliers (Puy de Dome) era invocato su una defixio, una tavoletta di piombo con incisa una maledizione.
(Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore, 1998, Milano, pagg. 180)
Il nome Modron significa Madre Divina ed ella compare forse su una pietra d’epoca romano-celtica proveniente da Ribchester, nella Britannia settentrionale, dedicata a Maponus (Mabon) e raffigurante le immagini di due divinità femminili (Miranda Jane GREEN, Dizionario di mitologia celtica, Rusconi editore, 1998, Milano, pagg. 198)
Mabon viene spesso interpretato spesso come il sole del mattino prigioniero della notte, che i Celti intendevano già come rappresentazione della giovane forza divina, benevola, bloccata dalle circostanze sfavorevoli, che era necessaria per liberarsi. (Sylvia e Paul F. Botheroyd Mitologia Celtica - Lessico sui Miti, Dèi ed Eroi, Keltia, Aosta 2000 p. 180).
Un documento dell’abbazia di Savigny (dipartimento del Rodano) del IX secolo cita una sorgente di Maponus; un attore di Bourbounnes les Baines - forse in onore di Apollo - ed un vasaio di Glanum portavano il nome del Dio.
Nel 1968 a Clermond Ferrand venne alla luce una lavagnetta di piombo scritta coerentemente in gallico con uno dei testi più lunghi: un’invocazione al “divino Maponus degli Arverni, l’eterno giovane …”, che forse era in relazione .con le rivolte galliche del 68 d.C.
Sei epigrafi nell’Inghilterra del Nord nella maggior parte dei casi sono note come la relazione “Apollo-Maponus”. I villaggi di Lochmaben e di Maporiton così come il Clochmabenstane, un pilastro di megalite a sud di Gretna, tutti e tre nella contea di Dumfriesshire, testimoniano la presenza del culto di Maponus anche in Scozia. E’ da supporre che nomini la pietra che da secoli serviva come punto centrale di raduno: è quel Locus Maponi citato nella “Cosmographia Ravennae” del VII secolo.



EQUINOZIO D'AUTUNNO


L'Equinozio d'Autunno è la penultima porta dell'anno agricolo, quella che indica la chiusura della stagione dei frutti e l'imminente avvicinarsi della stagione della morte, l'Inverno.
E' un momento di preparazione, dove si fanno i conti: sopratutto i conti di ciò che si è seminato durante l'anno. I frutti sono oramai maturi e quello che si è raccolto servirà a tenerci vivi durante la stagione fredda. Se avremmo raccolto poco sarà un inverno duro, povero, affamato.
Possiamo leggere queste parole sia dal punto di vista simbolico sia - come un qualsiasi contadino della precedente era avrebbe fatto - come un dato di fatto: scarso raccolto, niente cibo. E la stagione fredda è lunga.
A scandire l'inizio della stagione è l'Equinozio autunnale, momento astrologico che si situa tra il 21 e il 23 di settembre, quando il Sole entra nella costellazione della Bilancia e quindi collocato in una delle porte Cardinali dell'anno e precisamente ad Ovest.



Dal punto di vista astronomico l'equinozio è definito come l'istante in cui il Sole raggiunge una delle due intersezioni tra l'eclittica e l'equatore celeste. Per la precessione degli equinozil'entrata del Sole in una determinata costellazione non corrisponde più all'antica mappatura celeste, in questo modo vi è uno slittamento tra movimento astrologico e movimento astronomico.
Dal punto di vista astrologico, l'entrata del Sole in Bilancia - segno dell'Equilibrio -ci riporta al significato latino del nome: "notte uguale". Cardinale ed opposto al suo gemello primaverile, ci ricorda che questi sono gli ultimi giorni in cui le forze si bilanciano e che a seguire - questa volta - l'oscurità vincerà per i successivi sei mesi, sulla luce.

Come periodo però non è ancora freddo nè buio.
A me piace chiamarlo anche seconda primavera (i cinesi chiamano questo periodo tarda estate e lo considerano una quinta stagione): osservando la natura, infatti, tutto sembra rifiorire.
L'estate, col caldo, ha spinto le piante a produrre frutti e semi, per assicurarsi la riproduzione e queste si sono quasi esaurite in tale lavoro, fermandosi alla fine in una lunga pausa vegetativa.

Ora che il calore si disperde e torna ad essere mite, i fiori possono ritornare a sbocciare come in una seconda primavera appunto, come a voler ricordare che la Vita torna e scorre ancora.
Saranno i primi freddi a segnalare alle piante l'inganno, il bisogno di ritirarsi: è proprio allora la linfa comincerà a defluire verso l'interno del midollo, a raccogliersi nelle radici lasciando solo un flebile messaggio che terrà in vita la pianta lungo tutto l'inverno.
Nel calendario agricolo contadino, purtroppo, poco o nulla è rimasto delle ritualità festive autunnali e bisogna aspettare la fine di ottobre con Ognissanti per trovare ancora gli antichi riti di passaggio rurali e pagani, quel momento che i Celti chiamavano Samhain.

Ma nella memoria di queste antiche popolazioni l'Equinozio autunnale veniva festeggiato col nome di Mabon: il giovane dio della vegetazione e dei raccolti.

Scrive Maria Giusi Ricotti nel suo sito: "Mabon, indicato col nome di Maponus nelle iscrizioni romano-britanne, è il figlio di Modron, la Dea Madre: rapito tre notti dopo la sua nascita, venne imprigionato per lunghi anni fino al giorno in cui venne liberato dal Re Artù e dai suoi compagni.
Il suo rapimento è l'equivalente celtico del rapimento greco di Persefone: un simbolo evidente dei frutti della terra che sono immagazzinati in luoghi sicuri e poi sacrificati" per dare la vita agli uomini."
E sono proprio i Misteri Eleusini la controparte mediterranea ai riti di passaggio verso la stagione infera.
In entrambi i miti e facendo uno sforzo di sintesi che non rende giustizia alla profondità di tali tradizioni, quello che viene rivissuto ciclicamente ad ogni autunno è il sacrificio del dio / dea che, dopo le gioie e glorie amorose della primavera e dell'estate, dopo aver dato con la massima potenza fecondante i frutti a tutti gli esseri viventi, è costretto/a a morire a sé stesso, a declinare nel buio della Terra - intesa come Ventre, Utero, Tomba, Infero - che sta sotto.

La coscienza - conoscenza che se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore produce molto frutto (Giovanni, 12, 24) estende il concetto di fertilità al ciclo eterno di Vita - Morte - Vita e alla consapevolezza che solo dalla morte può nascere una nuova esistenza, solo dalla decomposizione può risorgere il nuovo, il cambiamento.

Il coraggio della Morte è coraggio della Vita e la connessione di tutti gli esseri con questa legge non ci rende soli bensì ci lega tutti, indissolubilmente.
Non a caso Mabon è il tempo del seme.
E' il tempo di raccogliere dagli ultimi frutti ben maturi i semi che serviranno l'anno successivo a darci da mangiare. E' il tempo di essiccarli all'aria e all'ombra, di conservarli al buio e all'asciutto in sacchetti di carta con scritto il nome, aspettando la primavera per piantarli.

In natura questo processo avviene da sè: la pianta rilascia il frutto oramai marcio facendolo cadere in terra. La polpa sarà il fertilizzante che consentirà al terreno di accogliere il seme nella sua discesa agli inferi per tutta la stagione fredda, aspettando il prossimo segnale del sole.
Mabon è anche il tempo delle radici officinali da raccogliere per le tisane invernali: Tarassaco, Angelica, la stessa Mandragora - mitica pianta delle streghe.
Mabon è il tempo dei tagli, delle potature: dove togliere il secco, il vecchio; dove diradare ci indica la via per eliminare anche da noi stessi ciò che ci trasciniamo dietro, oramai morto.
Mabon è il tempo del compost: quello che abbiamo preparato in primavera, ad Oestara, coi primi tagli dell'erba. Quello che oramai, sotto, è maturo terriccio fertile.

Possiamo rigirare il cumulo in questi giorni ed usare la Terra per nutrire e le fibre non ancora trasformate per fare da base al nuovo cumulo.

Cosa ci insegna il compost? Chè anche ciò che scartiamo, anche i nostri rifiuti, sono materia utile nel grande gioco della trasformazione. Che se abbiamo pazienza, ciò che "buttiamo via" riesce, morendo, a diventare altro, a diventare fertilità, a portarci fertilità.

Mabon è il tempo dell'Acqua, l'elemento corrispondente a questa porta cardinale, l'elemento dell'Ovest: legato alle emozioni, all'anima, ai sentimenti. E' il tempo dell'abbandono: nel fluire del fiume che scorre, nel fluire del tempo simboleggiato dal fiume: è il tempo dell'abbandono del passato, di ciò che è stato, di ciò che ero e sono stata.
E' il tempo dell'accettazione dei frutti: non sempre le stagioni ci regalano ciò che abbiamo seminato. Ci sono anni in cui si mangiano tante zucchine, altre dove i pomodori non sappiamo più dove metterli e non riusciamo ad assaggiare neppure una zucchina.

L'accettazione dei frutti ci insegna ad accogliere quello che la Terra ci dona affidandoci al suo buon senso, imparando a godere di ciò che si ha anzichè vivere lamentandosi per ciò che ci manca.
Il potere dell'Acqua, dell'Ovest, di Mabon, è questo: l'abbandono, al tempo; l'accettazione, del raccolto; la purificazione, per prepararsi alla Trasformazione.
Nel mondo rurale l'Autunno non lascia dunque grandi tracce, passa mite e silenzioso.
Il termine autumnus pare essere di derivazione etrusca e di significato ignoto, come ricorda Bassignana ed è, malgrado la carenza di proverbi e riferimenti folkorici, "la più piemontese delle stagioni"(Bassignana, Il tempo della memoria, pag. 73).
In piemonte viene chiamato in vari modi: otogn, otonn, oteugn, autun e l'unico dì 'd marca (giorno della marca, giorno che scandisce il tempo) che si colloca attorno alla porta equinoziale è il 29 settembre, con la festa legata agli Arcangeli, ma in particolare a San Michele.

A testimoniare il carattere di marca del tempo è il proverbio piemontese:

Pieuva dossa a San Michel, invern doss. Pieuva forta, invern crù.
(pioggerellina a San Michele, inverno mite. Pioggia forte, inverno rigido).

Ma a San Michele svernano anche gli insetti, come ricorda il detto - sempre piemontese: La galin-a 'd San Michel slarga le ale e vola an cel, (La gallina di San Michele - la coccinella - allarga le ali e vola in cielo).
In realtà l'Autunno è un momento molto ricco e lo dimostrano i frutti di natura che ancora maturano: dal mais, all'uva, le castagne, i cachi, le mele cotogne, le melagrane.
E' un momento che fa tornare il piacere di stringersi accanto al fuoco, magari accoccolati con una copertina o uno scialletto e la tisana calda fumante tra le mani.



ETIMOLOGIA MABON

Nella mitologia celtica Mabon ("giovane uomo" o "figlio divino"), dio gallese della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti, era figlio diModron (ap Modron) e di Mellt. Era un dio della caccia, il cui culto era diffuso in tutta la Britannia settentrionale.
Pronuncia: pronunciato “mèiban”

SIMBOLOGIA

Luna
Luna di Granturco, Luna dei semi, Luna dei venti.

Simboli
Un cesto di foglie cadute, Pigne, La ruota dell'anno, Vino, Lupi, Zucche e Cornucopie

Divinità
Le Dee del raccolto, Persefone, Thor, Mabon, L'uomo silvestre

Colori
Marrone, Arancione, Oro, Bordeux

Cibi tradizionali
Frutta autunnale, Granturno, Vini, Sidro, Radici (carote, patate, cipolle)

Erbe
Cedro, nocciolo, edera, granturco,pioppo, ghiande, cipresso, pigne, achillea, calendula, salvia, camomilla, foglie di mandorlo, frutto della passione, incenso, girasole, grano, mele secche.

Alberi
Meli, noccioli

Lama dei tarocchi
L'eremita, arcano maggiore nove

Incenso
Mirra, salvia, pino. Potete anche mischiare calendula, frutto della passione e la felce con la mirra o l'incenso per un incenso di mabon.

Cristalli
Ametista, Topazio, Corniole, Zaffiri, Ambra, Cristallo di Rocca, Peridoto, Avventurina.

Intento di Mabon
Mabon è considerato tempo dei misteri. E' il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. E' considerato un periodo di equilibrio; è quando possiamo fermarci, rilassarci e apprezzare i frutti dei nostri personali raccolti.
E' un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci prepariamo al periodo dell'anno di riposo, rilassamento e riflessione. Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in se stessi.



ATTIVITA'

E' un momento molto propizio ai misteri.
L'altare dovrebbe avere una tovaglia di colore scuro, le candele marroni o di cera vergine. Nei piattini delle offerte, mettere i prodotti della terra raccolti per ultimi: patate, mais, more, fiori di girasole e le prima foglie cadute dagli alberi che iniziano a spogliarsi.
Se viva, potete anche intrecciare una corona di foglie di quercia con attaccate delle ghiande: è un potente simbolo di abbondanza e prosperità.
Volendo, tra i cibi consumati per il banchetto dopo il rituale, ci sono anche i biscotti di farina d'avena e il succo di mela.

MEDITAZIONE DELL'ACQUA DI FIUME

Immaginate di scendere in un fiume.
È un bel fiume, non eccessivamente profondo. Un fiume che nasce ad Est. Vedete, tra le rocce, la fessura da cui esce, da cui sgorga dalla Madre Terra che lo genera nelle viscere. Eccolo, scorre, prima flebile, poi sempre più potente.

Voi siete lì, con le ginocchia a mollo ed il viso rivolto verso l'Est, verso la sorgente.
È uno sguardo retrospettivo. Col suo scorrervi contro, il fiume vi porta davanti a voi il vostro passato, la vostra nascita, la vostra crescita.
Più scorre il fiume più riuscite a percepire anche la vostra vita, ciò che siete stati.
Ora guardatevi le ginocchia, l'acqua le lambisce, vorticosamente. Esercita una spinta sulle vostre gambe, dovete porre una certa resistenza per non cadere, per non cedere.
Questo è il vostro ora, il vostro presente.
Cercate di non perdere il controllo, di stare fermi, di non farvi trascinare via.
Ora vi chiedo un atto di fede, di fiducia.

Quel fiume è la Vita, è il Tempo che scorre. Il vostro passato vi sta davanti, perché siete ancora rivolti ad Est. Il vostro presente scorre sotto i vostri piedi.
Non potete vedere il domani, è dietro le vostre spalle.

Vi chiedo un atto di fede, un atto di fiducia...

Chiudete gli occhi e lasciatevi cadere, lasciatevi cadere verso Ovest, verso la foce del fiume. Lasciatevi cadere partendo dalla testa, dalle spalle come se dietro di voi ci fosse qualcuno a tenervi, ad accogliervi.
Non temete, chiudete gli occhi e lasciate che l'acqua vi accolga.
Probabilmente lasciandovi andare la testa entrerà nell'acqua per un momento, non temete.
Con gli occhi chiusi galleggiate su questo torrente in piena che vi porta via, non sapete dove. L'acqua vi spruzza sulla faccia, le rocce vi lambiscono, avete perso il controllo: è l'acqua a guidare, è l'acqua a comandare.

E se ci fosse una cascata? Se ci fosse una roccia? E se sbattessi la testa? ...se annegassi?

Lasciatevi andare...
Lasciatevi andare all'acqua: sì, si può anche morire.

Ora l'acqua è calma, galleggiate dolcemente, una luce filtra tra le palpebre.
Non siete morte, il lago vi ha accolto.
Vi alzate in piedi: avete davanti a voi un paesaggio nuovo. Osservatelo fino in fondo, in ogni dettaglio: quello è il vostro futuro.
Siete tranquille, siete serene.
Osservate e ricordate.

Quando siete pronte lentamente aprite gli occhi, respirate e rilassatevi.

Mabon ci insegna ad abbandonarci alla Vita, a prepararci con serenità alla morte interiore che è fonte di ogni cambiamento, perché solo morendo a noi stessi, a ciò che siamo stati ci daremo la grande occasione per una nuova nascita.

Incenso

Pestare nel mortaio 4 parti di legno di nocciolo, 1 parte di foglie di salvia, 1 parte di petali di rose, 1 parte di petali di girasole; impastare tutto con 10 gocce di olio essenziale di mela.
La base per tutti gli incensi è la segatura e trucioli di legno.


CELEBRAZIONE

In alcune tradizioni NeoPagane, Mabon segna il momento in cui il Re Sole discende negli inferi, dai quali rinascerà Yule.
In molti pantheon, la mela è un simbolo del Divino. Gli alberi di mele rappresentano saggezza e buoni consigli. Questo rituale con le mele vi darà l'occasione di ringraziare gli Dei per la loro abbondanza e benedizione, e per godervi la magia della terra prima che i venti dell'inverno comincino a spirare.

Decorate il vostro altare con simboli della stagione, un cesto di zucchine o piccole zucche, foglie colorate, ghiande, viti, grappoli d'uva o mirtilli. Avrete anche bisogno di un paio di candele arancioni a simboleggiare il raccolto, una coppa di sidro o vino, e una mela.


RITUALE

Il Rito della Mela di Mabon

Se la vostra tradizione richiede la tracciatura del cerchio, fatelo adesso.

Accendete le candele per il raccolto.
Voltatevi verso l'altare e tenete la mela con tutte e due le mani. Se potete celebrare questo rito all'aperto, sollevatela verso il cielo e sentite la saggezza e l'energia degli Dei giungere a voi (la mela è sacra, è un simbolo degli Dei) e custodisce in sé la conoscenza degli antichi.
Dite: Questa notte io chiedo agli Dei di benedirmi con la loro saggezza.
Tagliate la mela in due, in orizzontale. Dove ci sono i semi, vedrete una stella a cinque punte. Prendete le due parti e ponetele al centro del vostro altare.
Dite: Cinque punte in una stella, nascosta all'interno.
Una per la terra, una per l'aria, una per il fuoco,
una per l'acqua, e l'ultima per lo spirito.

Volgetevi a nord, le braccia alzate verso il cielo, e dite:
Il mondo scorre dalla luce alle tenebre,
ed i campi dorati della terra recano la promessa
di cibo e nutrimento per tutto l'inverno.

Volgetevi ad est e dite: Io sto sulla soglia dell'oscurità,
e so che la brezza estiva lascia il passo ai brividi d'autunno,
che portano con loro le vampe di colore nelle chiome degli alberi.

Poi, volgetevi a sud e dite: Io invoco i saggi, gli antichi Dei,
come il sole s'allontana ed il fuoco si consuma,
per essere rimpiazzati dal gelo della notte.

Infine rivolgetevi ad ovest e dite: Io rifletterò sulla guida degli Dei,
e mi lascerò lavare dalla fredda pioggia d'autunno,
che purificherà il mio cuore e la mia anima.

Levate al cielo la coppa di vino o sidro, e fate un brindisi agli Dei.
E dite: Questa notte il Dio selvaggio torna al grembo della Madre.
La Dea Madre diventa oggi l'Anziana Signora. Come gira la Ruota dell'Anno, ogni giorno di più questa terra muore.
Volontariamente seguo gli Dei nelle tenebre, dove mi veglieranno, mi proteggeranno, mi terranno al sicuro.

Prendete un sorso dalla coppa, e mentre bevete il vostro vino/sidro, pensate al potere e all'energia del Divino, in qualsiasi aspetto abbiate deciso di onorarlo.
Spegnete una delle candele, e dite: Il Dio selvaggio è sceso a riposare nell'oltretomba. Io guardo all'oscurità per rinnovamento e rinascita.

Spegnete l'altra candela, e dite: La Dea Madre entra nel suo aspetto più potente. Lei è l'Anziana, la saggia ed io domando la sua benedizione.
Rimanete al buio per un momento.

Riflettete su tutti i cambiamenti che avverranno, e su quelle cose che invece resteranno immutate. Sentite l'energia degli Dei mentre entrate in comunione con loro, e sappiate che anche se l'inverno incalza, la luce tornerà. Quando siete pronti, terminate il rituale.

Consigli:
1. Lasciate le mele sul vostro altare tutta la notte, e il mattino seguente lasciatele in giardino come offerta alla terra.
2. Sentitevi liberi di sostituire il Dio Selvaggio e la Dea Madre con i nomi delle divinità della vostra tradizione.


Fonti:
supereva
http://paganwiccan.about.com
Morgana strega delle mele
Strie.it
Wicca forum
Altre Fonti e Vari miei appunti

Documento DI Daphne GwenLunèd
 
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clover
view post Posted on 21/9/2012, 17:42




ma wow!!! grazie mille!!!
 
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kiska
view post Posted on 21/9/2012, 21:42




grazie grazie :P
 
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Onice
view post Posted on 22/9/2012, 16:28




che bello grazie. buon mabon a tutte/i
 
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view post Posted on 10/9/2018, 20:47
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TRADUTTRICE

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A seguito di un mio ripescaggio del topic legato a Samhain, Marco mi faceva notare che ancora non siamo nemmeno arrivati a Mabon... Ho spulciato un po' per poter ritrovare questa discussione!

Mabon è uno dei miei due sabbath preferiti (a questo punto non sarà difficile immaginare quale sia l'altro)... L'aria è più frizzante, il cielo cambia colore, gli alberi si tingono di arancione, l'uva inizia a coprire le nostre tavole (anche se posso mangiarne con molta moderazione purtroppo! Fino allo scorso anno ne avrei divorata a bancali proprio!).
Credo che il miglior luogo per poter godere a pieno della meraviglia di Mabon sia trovarsi in montagna o in collina, assaporando i profumi dei boschi e dell'aria pulita.... Peccato che io viva in mezzo ai campi xD E credetemi, dove sto io non è poi così poetico!

Ho anche dei ricordi importanti legati a Mabon... E' un sabbath in cui mi sento rinascere!
 
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view post Posted on 12/9/2018, 19:12
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In realtà non è fra le mie festività "preferite", lo sento un pò come un sabba di preparazione a Samhain, un sabba in cui tiro i conti di cio che ho appreso e cio che ho perso dall'inizio dell'anno (Samhain) ad ora.

Oggi comunque ho fatto un bel giro intorno al Lago delle cave del Predil, se qualcun* di voi è della zona ve lo consiglio, una camminatina un pò duretta ma per un bel pezzo è magica e autunnale.


Comunque sto gia iniziando a tirare i conti :P
 
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clover
view post Posted on 12/9/2018, 19:26




Concordo con strega, io amo Mabon perché per me significa che inizia la piantagione preferita e finalmente finisce l'estate.....infatti le festività estive non mi piacciono xD
 
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view post Posted on 16/9/2018, 10:46
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TRADUTTRICE

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CITAZIONE (marcoyu @ 12/9/2018, 20:12) 
Oggi comunque ho fatto un bel giro intorno al Lago delle cave del Predil, se qualcun* di voi è della zona ve lo consiglio, una camminatina un pò duretta ma per un bel pezzo è magica e autunnale.

Sono spesso in Friuli ma quella zona non l'ho ancora visitata... E infatti tra i miei "must do" delle mie prossime trasferte friulane ho anche il Lago del Predil da vedere! Già dalle foto che ho visto sono innamorata persa! :wub:
 
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8 replies since 21/9/2012, 11:37   488 views
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