Io per purificare il mio mazzo di tarocchi ho fatto un mix di tutte le cose che avete elencato. Mi sa che sono stata davvero esagerata
ma era un tempo in cui, avendo meno "confidenza" con certe pratiche, non uscivo dagli schemi. Sbagliato! Perché quello che conta di più, finalmente poi l'ho capito, è il lavoro della mente, è quanto si è presenti e convinti.
Comunque, in breve:
- per le tre notti che precedevano la luna piena ho messo le carte sul davanzale della finestra (chiusa), per farle caricare delle energie lunari e all'alba le riponevo.
- La notte successiva, con la luna piena, le ho passate una ad una sull'incenso, avendo cura di visualizzare (e questa secondo me è la parte che davvero conta) la purificazione che avveniva.
Mi capita di ripetere ancora l'operazione. Quando dopo avere letto le carte a qualcuno mi sento particolarmente stanca, o semplicemente sento che è il caso, ripasso (velocemente) le carte sui fumi dell'incenso.
Se ci tieni ad usare il sale, perché magari la senti "più tua" come pratica, penso che potresti disporre le carte alla luce della luna, circondandole con del sale grosso, senza coprirle. In questo modo ne faresti comunque un uso "simbolico" del sale.