Origine del Komboloi o koboloi (in greco Κομπολόι) è il tipico rosario greco.
Seppure sia ancora controverso se derivi dal rosario cattolico o da quello musulmano, il "Tasbih", il komboloi si differenzia comunque dai suoi predecessori, dal fatto che anzitutto non ha un numero definito di perle; in secondo luogo, le perle non sono fisse ma libere di scorrere lungo il filo. La parola deriva da kobas, che significa corda; ed infatti i primi komboloi erano semplici cordicelle annodate.
La funzione originaria di conta-preghiere è andata lentamente perdendosi nel tempo e oggi è spesso usato come scacciapensieri oltre ad essere per consuetudine principalmente appannaggio della popolazione maschile greca. Spesso viene usato anche come oggetto atto a tenere occupate le mani, al fine di smettere di fumare o mangiarsi le unghie o ancora aspettare in fila alle poste.
I più prestigiosi komboloi sono quelli in ambra, ma si possono trovare in ceramica, legno, vetro ed osso, fino alla semplice plastica.
La preghiera che viene recitata con il komboloi è quella del cuore: Signore Gesù Cristo Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore. Questa supplica, intercalata nel grano maggiore con un Padre nostro, viene ripetuta per tutti i grani del conta preghiere. Ci sono alcuni komboloi che terminano con una croce e altri con una nappa; essa viene messa perché con questa nappa si dovrebberero asciugare le lacrime seguite alla preghiera del cuore.
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